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La 81ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha incoronato Pedro Almodóvar con il Leone d’Oro per il miglior film grazie alla sua ultima opera, La stanza accanto (The Room Next Door).

Questo commovente racconto, incentrato sulla malattia terminale e sull’eutanasia, ha conquistato pubblico e critica al Lido, ottenendo 17 minuti di applausi durante la sua anteprima. Almodóvar, già Leone d’Oro alla carriera nel 2019, ha dedicato il premio alla sua famiglia, passando dall’inglese allo spagnolo con la voce rotta dall’emozione. Il regista ha sottolineato come il film tratti temi fondamentali come la solidarietà e l’autodeterminazione, facendo appello affinché i governi garantiscano il diritto a scegliere quando porre fine alla propria vita. La stanza accanto, che vede le straordinarie interpretazioni di Tilda Swinton e Julianne Moore, arriverà nelle sale italiane il 5 dicembre.

Leoni d’Argento: il successo di Vermiglio e The Brutalist

Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria è stato assegnato a Vermiglio di Maura Delpero, un period drama ambientato tra le montagne della Val di Sole alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il film racconta la storia di giovani donne cresciute in povertà e in un ambiente di destini interrotti. Un’opera che ha sorpreso molti, nonostante le ottime recensioni, con un chiaro richiamo all’atmosfera di L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi. Nel suo discorso di ringraziamento, Delpero ha espresso un forte messaggio politico, parlando delle difficoltà di realizzare film indipendenti senza finanziamenti pubblici, ma anche delle sfide delle donne nel bilanciare carriera e famiglia.

Il Leone d’Argento per la miglior regia è andato a Brady Corbet per The Brutalist, un dramma storico che ha emozionato il pubblico con la toccante interpretazione di Adrien Brody nei panni dell’architetto ungherese László Tóth, sopravvissuto all’Olocausto. Il film, lungo ben 215 minuti, ha ottenuto un’ovazione di 13 minuti e ha consolidato la sua posizione come una delle pellicole più apprezzate di questa edizione.

Coppe Volpi: Lindon e Kidman brillano tra i protagonisti

La Coppa Volpi per il miglior attore è stata assegnata a Vincent Lindon per la sua straordinaria interpretazione in Jouer avec le feu, dove veste i panni di un padre alle prese con il figlio attratto da gruppi di estrema destra. Un riconoscimento inaspettato, dato che molti si aspettavano la vittoria di Adrien Brody.

Per quanto riguarda la miglior attrice, la Coppa Volpi è stata attribuita a Nicole Kidman per la sua performance in Babygirl, dove interpreta una manager con tendenze sadomaso. Purtroppo, l’attrice non ha potuto presenziare alla cerimonia a causa della recente scomparsa della madre, rendendo il momento ancora più toccante.

Il premio Mastroianni e il futuro del cinema

Il giovane Paul Kircher ha ricevuto il prestigioso Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente grazie alla sua interpretazione in Leurs enfants après eux, un ritratto sensibile e intenso di un adolescente che affronta le sfide della periferia. La sua vittoria rappresenta un segnale positivo per il futuro del cinema, dove le nuove generazioni di attori emergenti iniziano a farsi strada con grande talento e determinazione.

 

Conclusione: tra emozioni e applausi al Lido

La Mostra del Cinema di Venezia 2024 si conclude con una celebrazione delle opere che, attraverso le loro storie intime e politiche, hanno saputo far riflettere e commuovere il pubblico. Dalla standing ovation più lunga al Lido all’applauso più ambito, il Leone d’Oro di Pedro Almodóvar segna un punto importante nella storia del cinema internazionale, confermando ancora una volta la capacità del regista spagnolo di toccare temi universali con la sua inconfondibile sensibilità.